Il gruppo Nobis chiude in crescita il 2022
TREND CONFERMATO ANCHE NEL I TRIMESTRE 2023.
Agrate Brianza, 3 maggio 2022. Il Gruppo assicurativo, presieduto da Alberto Di Tanno, con l’assemblea del 28 aprile, ha approvato i bilanci che attestano, anche per il 2022, risultati di rilievo:
- cresce del 19% la raccolta premi complessiva raggiungendo quota 446 milioni di euro di cui 364 Mln nel ramo danni (+23,1% sul 2021) e 82 Mln (+3,8%) nel ramo vita.
- l’utile netto consolidato è pari a 22,8 milioni di euro (+28% sul 2021)
- per quanto riguarda la capogruppo Nobis Assicurazioni, l’utile netto è pari a 19,2 Mln di euro (+20% rispetto al 2021) con un ROE pari a 21,8%.
Dal punto di vista Solvency II, gli Own Funds al 31/12/22 ammontano a 180 milioni di euro con il solvency ratio per Nobis Assicurazioni a 180% (in crescita rispetto al 175% del 2021) e per Nobis Vita pari a 479%.
Un traguardo significativo soprattutto nell’attuale contesto di mercato che vede la raccolta premi complessiva diminuire del 7,2% per effetto del significativo calo del comparto vita (-11%) non compensato dalla crescita del danni (+4.6%).
“Nonostante la difficile congiuntura economica e il negativo andamento dei mercati finanziari” dichiara l’amministratore delegato del Gruppo Nobis, Giorgio Introvigne “grazie al risultato tecnico ancora in miglioramento siamo riusciti a compensare l’importante calo della componente finanziaria, chiudendo anche il 2022 in modo molto positivo e mantenendo il ROE sopra il 20%. Come lo scorso anno non procederemo con la distribuzione dei dividendi reinvestendoli interamente nella società con obiettivi di sviluppo crescente.”
I dati trimestrali confermano l’andamento positivo del Gruppo, in particolare per la capogruppo Nobis Assicurazioni per la quale si registrano premi in crescita del 20% e un utile netto pari a 10,6 Mln di euro contro 5,3 mln del I trimestre 2022. In particolare, il risultato operativo cresce del 20% a 11,2 Mln di euro, mentre i redditi finanziari passano da -1,5 Mln del I trimestre 2022 (particolarmente impattato dalla crisi ucraina) ai 4,2 Mln del I trimestre 2023.
“I dati del I trimestre ci permettono di ipotizzare, al netto di eventi straordinari, un risultato in ulteriore crescita per il 2023” conclude Introvigne.